Sabato 6 maggio (ore 10.30) l’apertura nei due poli espositivi. La mostra ospiterà le opere realizzate dall’artista dal 1949 al 1991 e rimarrà aperta fino all’11 giugno
Amava definirsi come un “antagonista, sempre contro tutti”, pur mantenendosi “nel vivo del presente”. Una “voce concreta al servizio del popolo e per il popolo”. Questo il biglietto da visita dell’artista Vinicio Berti, uno degli interpreti più autorevoli dell’astrattismo classico, le cui opere si potranno ammirare a partire da sabato 6 maggio (ore 10.30) al Ridotto del Teatro del Popolo e all’Oratorio di San Carlo.
Promossa dal Comune di Castelfiorentino in collaborazione con la Galleria d’Arte Nozzoli (coordinamento e progetto di allestimento di Exponent), la mostra è curata da Lorenzo Nannelli e presenta una carrellata di opere realizzate dall’artista dal 1949 al 1991 (anno della sua morte), ripercorrendone così quasi integralmente “ogni attimo della sua esistenza”, che come ha osservato il curatore è “impresso in tutte le sue opere come se tutta la sua personalità e l’energia vitale si fossero proiettate sulle tele”.
Convinto assertore che l’arte sia “soltanto quella che rappresenta il proprio tempo”, Vinicio Berti approda all’astrattismo dopo una rilettura del futurismo, che rimarrà comunque una “sorgente fondamentale”, una fonte di ispirazione preziosa nella sua produzione artistica.
“Ogni opera – osserva Lorenzo Nannelli – ha in sé il valore del costruire, ha una visione possibile, proiettata verso un futuro fatto di progetti e dimensioni concrete. Nonostante i disastri attraversati dalla storia, l’uomo ha una continua fiducia nella rinascita, una visione fattiva che lo proietta in un entusiastico slancio”.
“Castelfiorentino – osserva il Sindaco, Alessio Falorni - è ben lieta di ospitare le opere di Vinicio Berti, uno dei più autorevoli esponenti dell’astrattismo, ma soprattutto un artista che ha sempre cercato di misurarsi con i problemi dell’epoca in cui è vissuto. Un percorso artistico, il suo, segnato da una tensione intellettuale profonda, che si rifletteva nel suo modo di interpretare e raccontare la realtà contemporanea, in piena libertà e con la sola forza delle proprie idee.”
Questi gli orari di apertura della mostra:
Ridotto del Teatro del Popolo (Piazza Gramsci): sabato 6, 13 e 20 maggio: ore 10:30-12:30 e 16:00-19:00; domenica 7, 14 e 21 maggio: ore 16:00 - 19:00; venerdì 26 maggio ore 18:30-19:30 e ore 21:00 - 24:00; sabato 27 maggio ore 10:30 - 12:30, 16:00-19:00 e 21:00 - 24:00; domenica 28 maggio: ore 10:30 - 12:30 e 15:00-19:00; dopo il 28 maggio gli orari coincideranno con l’apertura del Cinema.
Oratorio di San Carlo (via Testaferrata): lunedì e venerdì 9.00 – 13.00, martedi e giovedì 16.00 – 19.00, sabato, domenica e festivi 10.00 - 12.00 e 16.00 e 19.00
In allegato: alcune immagini delle opere esposte e locandina della mostra