L’associazione “Romanello Cantini” ha donato una copia del libro “Il Museo degli errori” a tutti i consiglieri e ai membri della Giunta

Ieri pomeriggio la prof.ssa Daniela Casagli (vedova dell’intellettuale scomparso due anni fa)
è intervenuta in apertura della seduta del Consiglio


“Il Museo degli errori è un libro che parla al futuro, perché porta a chi lo legge il testamento morale, politico, civile, di un uomo colto, uno storico rigoroso, un giornalista arguto e vivace, un insegnante carismatico, amato da tutti”.

Ha concluso così la prof.ssa Daniela Casagli, vedova di Romanello Cantini (intellettuale di Castelfiorentino scomparso due anni fa) l’intervento che ha tenuto ieri pomeriggio in apertura del Consiglio Comunale, nel rendere nota la donazione a tutti i consiglieri e alla Giunta – da parte dell’associazione che porta il suo nome - di una copia del volume di Romanello Cantini “Il Museo degli errori”, pubblicato postumo dalla famiglia lo scorso anno.

Un intervento accorato, denso di ricordi e di contenuti, incentrati su un libro che Romanello Cantini ha scritto come uno studioso (grazie a un lavoro di ricerca durato cinque anni) ma anche come giornalista, in quanto esso “scorre come un romanzo”. E lo ha scritto – ha puntualizzato la prof.ssa Casagli - “senza fare sconti a nessuno”, analizzando i fatti in modo critico, indipendentemente dalla forza politica che ha sostenuto determinate scelte, pur riconoscendo che molti degli innumerevoli errori commessi avevano alla radice delle motivazioni nobili, delle buone intenzioni, di natura sociale o magari riconducibili alla volontà di rimuovere certe disparità fra Nord e Sud.

“L’idea di donare questo libro – ha dichiarato la prof.ssa Casagli - è nata durante le varie presentazioni che sono state fatte a partire dallo scorso anno, in cui i vari relatori che si sono avvicendati avevano notare che il libro di Romanello era stato scritto per essere letto da tutti, a partire da coloro che si accingevano a fare politica”.

La prof.ssa Casagli ha voluto inoltre ricordare l’impegno di Romanello Cantini come docente all’Enriques e il grande passo in avanti fatto dalla scuola superiore a partire dagli anni Ottanta, quando ad esempio fu introdotto nel 1984 un indirizzo informatico sperimentale, il primo in tutta la provincia di Firenze, cui hanno fatto seguito gli indirizzi introdotti nei decenni successivi, come il Liceo Scientifico e l’Istituto Alberghiero.

“Un bellissimo gesto – ha osservato il Sindaco, Francesca Giannì –  per il quale ringrazio la famiglia di Romanello che ha voluto far dono di questo libro a tutta la Giunta e ai consiglieri. Ho avuto la fortuna – precisa il Sindaco - di parlare con lui nel 2016 quando presentammo un altro suo libro intitolato “Fabbricanti di arcobaleni”, e ricordo perfettamente quanto Romanello fosse preoccupato di farmi arrivare -  qualora avessi deciso di continuare a fare attività politica – il messaggio di pace contenuto in quella pubblicazione, incitandomi a lottare per essa, senza mai tirarsi indietro. Un’eredità importante, di cui abbiamo il dovere di far tesoro come lo stanno facendo i familiari che hanno costituito l’associazione che porta il suo nome. Un’eredità che l’Amministrazione è impegnata a preservare e valorizzare, con il Premio Romanello Cantini e tutte le iniziative che saranno realizzate in futuro, in sua memoria e a beneficio delle nuove generazioni”.

L’Associazione “Romanello Cantini”, nata nel 2023 (ne fanno parte la vedova, Daniela Casagli, i figli Lapo e Nicoletta Cantini, e inoltre Giuseppe Rigoli e Luigi Lotti) avrà il suo battesimo ufficiale domenica 20 ottobre nel corso di una serata conviviale che si svolgerà al Monastero di Santa Maria della Marca.

 

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