“Conoscere il passato rappresenta sempre un piccolo aiuto per orientarsi nella nostra vita”. Ha esordito così il prof. Marco Palla, professore emerito di storia contemporanea dell’Università di Firenze, nella lezione-conferenza che ha tenuto lo scorso 27 maggio nell’auditorium dell’Istituto “F. Enriques” per illustrare agli studenti delle classi quinte la storia del Fascismo: dalla conquista del potere alla dittatura, fino alle guerre che ne hanno decretato la caduta.
Una conferenza di oltre un’ora di fronte agli studenti, che si sono intrattenuti al termine della lezione per fare qualche domanda sia sulla vita personale di Mussolini (a partire dal suo andamento scolastico) che su alcuni aspetti legati alla propaganda del dittatore, cui si sono dimostrati interessati soprattutto gli studenti del Grafico: dalla postura del corpo al profilo del volto; dalla pratica sportiva alla presenza pervasiva in tutte le manifestazioni, come ad esempio in occasione della battaglia sul grano.
Un regime reazionario di massa non privo di qualche “fascinazione” (come ha ricordato Marco Palla) ma basato essenzialmente sull’elogio della guerra, sul primato dell’azione e sull’uso sistematico della violenza fin dai primi fasci di combattimento, nel 1919. Un’ascesa favorita dalla complicità dello Stato: da una magistratura che “usava due pesi e due misure” (lasciando a piede libero i fascisti, mentre imprigionava socialisti e comunisti) alle forze dell’ordine, dalle classi dirigenti dell’epoca al Re, Vittorio Emanuele III. Una conquista del potere segnata da una serie interminabile di azioni criminose, e anche da alcuni delitti eccellenti, come quelli di Don Minzoni e del deputato Giacomo Matteotti. Infine, la legittimazione ricercata con la Chiesa cattolica attraverso i Patti Lateranensi, e le guerre: quella in Etiopia, in Spagna e l’alleanza con la Germania nazista, che avrebbe trascinato l’Italia nel baratro della seconda guerra mondiale.
La conferenza – che è stata promossa dal Presidente del Consiglio Comunale in collaborazione con l’ANPI, lo SPI CGIL e l’Istituto “F. Enriques” - è stata aperta dal saluto del dirigente scolastico, prof.ssa Barbara Degl’Innocenti, la quale ha inserito l’iniziativa nel ciclo “Aspettando il 2 Giugno”, intendendo con ciò rinnovare il proposito di ripetere questo tipo di iniziative per approfondire le origini della nascita della Repubblica e della nostra Costituzione. Sono inoltre intervenuti Silvia Callaioli (consigliere comunale delegato alla memoria), Marco Cappellini (ANPI Castelfiorentino) e Nadia Meacci (segretaria SPI CGIL di Castelfiorentino). Il Presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Romei, non avendo potuto prendere parte alla iniziativa, ha inviato un messaggio di saluto.
“Abbiamo promosso la conferenza di stamani – ha osservato Gabriele Romei – per approfondire le origini del fascismo. Abbiamo deciso di farlo con un esperto, il professor Marco Palla, insieme alle classi quinte del nostro Istituto Superiore perché crediamo che la conoscenza di questo momento della nostra storia possa essere utile a capire che le nostre società, nei momenti di particolare crisi, rischiano di affidarsi a leader demagogici che non hanno altro interesse se non quello di mantenere il potere, anche a discapito delle democrazie liberali, della libertà individuali e della vita stessa. Abbiamo bisogno di cittadini attivi nella vita sociale: questo è l'unico antidoto alle dittature e stimolo per il progresso delle nostre comunità. Per questo vogliamo investire anche sulla presa di coscienza del nostro passato e trasmetterlo alle nuove generazioni. Questa conferenza si inserisce all'interno di una serie di iniziative che l'Amministrazione Comunale ha messo in piedi con ANPI, ANED e SPI-CGIL in occasione del 25 Aprile e che ha portato in Consiglio Comunale alla discussione e all'approvazione della mozione per la rimozione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”.
Dopo la conferenza – che è stata trasmessa in diretta anche sui canali social e della quale è disponibile il video a questo link- i relatori sono stati accolti dagli studenti e docenti dell’Istituto Alberghiero che avevano preparato – come esperienza formativa - un delizioso pranzo.