Questa mattina il gruppo (dieci bambini di otto anni, oltre a un giovane di 15 e due accompagnatori)
è stato ricevuto in Municipio dall’Assessore alla Cooperazione Internazionale, Francesca Giannì
Sono arrivati a Castelfiorentino i bambini del popolo Saharawi, “piccoli ambasciatori di pace” provenienti dai campi profughi in Algeria che ogni anno con la loro presenza si propongono di richiamare l’attenzione della Comunità Internazionale sulla mancanza del diritto alla loro terra, negata da oltre trent’anni.
Il gruppo, composto da dieci bambini di otto anni e due adulti in veste di accompagnatori (ad essi si è aggiunto un giovane atleta di 15 anni, che ha partecipato come pugile alle Olimpiadi del Tricolore a Reggio Emilia) è stato ricevuto questa mattina nella sala rossa del Municipio dall’Assessore alla Cooperazione Internazionale, Francesca Giannì. Alla cerimonia di benvenuto era presente anche Andrea Mezzetti, presidente dell’associazione “Hurria”, da decenni impegnata con i volontari (erano presenti anche alcuni di loro) e la collaborazione di altre associazioni del territorio in questo progetto di accoglienza e di solidarietà.
L’ospitalità e il soggiorno nella nostra area rappresenta infatti per i bambini Saharawi anche un’opportunità per effettuare uno screening sanitario (i controlli sono già stati effettuati, e non hanno riscontrato per fortuna problemi significativi), condividere un’esperienza positiva di relazione con altre persone, poter raccontare le loro storie, ricevere affetto, ascolto e calore umano.
I bambini saharawi (Mariam, Ahmed, Wahba, Jalida, Aicha, Abdalahi, Fatma, Zeina, Salamu, Salki, Mourad, Agla) sono arrivati il 2 luglio in Toscana, e sono già stati ospitati a Fucecchio, Certaldo, Empoli. Completeranno il loro soggiorno a Castelfiorentino fino al 21 agosto, data della partenza e del ritorno al campo profughi.
Il programma della loro accoglienza a Castelfiorentino prevede esperienze di laboratorio artistico con l’Atelier Dall’Osso e il Museo Be.Go., una frequenza alle piscine dell’area, gite al mare, visite e incontri a Gambassi Terme e Montaione. La festa di saluto ai bambini Saharawi si svolgerò nell’area parco della scuola Roosevelt il 18 agosto, alle 21.30. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
“I bambini – sottolinea Andrea Mezzetti, presidente dell’associazione “Hurria” - sono stati accolti e assistiti grazie alla collaborazione di tantissime associazioni del territorio, che hanno ascoltato le loro storie e mostrato il lato umano della nostra solidarietà. Siamo fiduciosi che questo calore arriverà alle loro famiglie e ai Governi nella speranza che venga ripristinato il loro diritto attraverso il dialogo e la diplomazia. Anche noi abbiamo ricevuto e stiamo ricevendo molto dalla loro accoglienza. Abbiamo ascoltato le loro storie e giocato con bambini affettuosi e desiderosi di esplorare un mondo totalmente nuovo. Il nostro ringraziamento – ha concluso Mezzetti – va all'Amministrazione Comunale, alla Banca Cambiano, alle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino e all'AUSER di Castelfiorentino che hanno offerto un contributo fattivo ed essenziale alla realizzazione del nostro progetto”
“Con la loro presenza e la loro testimonianza – osserva l’Assessore alla Cooperazione Internazionale, Francesca Giannì – i bambini Saharawi ci raccontano e ci ricordano la realtà tragica di un popolo senza terra costretto a vivere in mezzo al deserto, animato da un forte spirito di libertà, ma anche sofferente per le privazioni alimentari, la carenza di cure mediche, e un sogno di indipendenza inseguito da decenni. Per questo credo sia importante supportarli, ma anche agevolare la condivisione, le relazioni con la nostra comunità, perché aiutano anche a restituire il vero valore a molte cose che siamo abituati a dare per scontate. E’ in questa prospettiva che rinnovo l’invito a partecipare alla festa di saluto in programma il 18 agosto. Il mio ringraziamento va naturalmente all’Associazione Hurria, e in particolare ad Andrea Mezzetti, che da sempre segue con passione questo progetto, in collaborazione con numerose associazioni e istituti del nostro territorio”.
Le persone interessate a saperne di piu' sul progetto oppure offrire la loro disponibilità all'accoglienza possono scrivere a info@hurria.it