Un artista che ha fatto del “recupero” virtuoso la sua filosofia creativa, in grado di donare una seconda vita a un’ampia gamma di materiali. E’ questo il biglietto da visita di Brunivo Buttarelli, che dopo la mostra diffusa “In affioramento”, realizzata nel 2022 e curata da Maria Vittoria Gozio per Atelier Dall’Osso, ha deciso di donare l’opera “Fuoriuscita” al Comune di Castelfiorentino.
“In una superficie chiusa...quasi armata – osserva Brunivo Buttarelli - è bastata una sottile breccia per ricreare le condizioni di "FUORIUSCITA" e prepotentemente si riaffaccia la vita. E ancora una volta il principio di nascita, vita, morte e rinascita, che solitamente accompagna il mio lavoro, si concretizza”.
Realizzata in carta, ferro e ferro zincato, l’opera entrerà a far parte della collezione della Biblioteca Comunale “Vallesiana” di Castelfiorentino. Un manufatto di pregio, dunque, che sarà conservato nella sala dove si trova il Fondo Antico della biblioteca.
Come si ricorderà, la mostra “In Affioramento” (che si è conclusa il mese scorso) ha voluto richiamare l’attenzione sul passato pliocenico di Castelfiorentino, unendo il racconto a una forte sensibilità nei confronti dei temi ambientali. Le opere scultoree di Brunivo Buttarelli, che raffiguravano fossili o animali marini che vivevano in Valdelsa cinque milioni di anni fa, hanno anche offerto lo spunto per i laboratori del progetto “Metamorfosi”, curato dall’associazione Cetra, che ha coinvolto le nuove generazioni in numerose attività di educazione ambientale.
“Ringrazio l’artista Brunivo Buttarelli – sottolinea il Vicesindaco, Claudia Centi – per l’opera che ha voluto donare al Comune, a conclusione di questa terza mostra diffusa nel territorio, curata dall’Atelier Dall’Osso. Una mostra che ha confermato l’importanza del progetto Metamorfosi e le sue potenzialità – con il supporto dell’associazione Cetra - nel saper coinvolgere e stimolare i bambini e le bambine delle scuole di Castelfiorentino nelle attività di laboratorio, per fini didattici ed educativi. Colgo anche l’occasione per rinnovare il sentimento di riconoscenza nei confronti dell’Atelier Dall’Osso, impegnato da alcuni anni nella valorizzazione di questa modalità di arte diffusa, che come ho già detto in altre occasioni è in grado di aprire la nostra mente e di farci scoprire attraverso le opere il nostro sentire, il nostro vero essere, i nostri sogni, oltre a rapresentare motivo di attrazione per visitatori e turisti”