Alberto Bettiol, Kristian Sbaragli e il Comune di Castelfiorentino intervengono a sostegno della proposta di legge che introduce il metro e mezzo di distanza “salvavita”, promossa da Marco Cavorso
Promuovere una cultura del rispetto nei confronti dei ciclisti, i quali rimangono vittime di incidenti mortali ogni due giorni. Ma anche intervenire con misure efficaci, introducendo nel Codice della Strada l’obbligo della distanza laterale “salvavita” di un metro e mezzo (tra auto e bici), in modo da garantire un “sorpasso sicuro”. E’ questo il senso della campagna per la sicurezza stradale, al quale il Comune di Castelfiorentino ha aderito fin dal 2020 e che questa mattina – in apertura del nuovo anno - vede protagonisti due suoi “beniamini” come i ciclisti professionisti Alberto Bettiol e Kristian Sbaragli, presenti in Municipio insieme al Sindaco, Alessio Falorni, al consigliere Federico Fioravanti e a Marco Cavorso, responsabile sicurezza dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI).
Un contributo e un sostegno autorevole a una campagna quanto mai necessaria, se si considera che l’Italia è uno dei paesi in cui si registra il più alto tasso di mortalità per quanto riguarda i ciclisti (professionisti e non), e che colpisce in particolare gli utenti che circolano da soli. Marco Cavorso, che da molti anni si dedica corpo e anima al tema della sicurezza stradale (nel ricordo del figlio Tommaso, ciclista esordiente ucciso a soli 13 anni da un automobilista che aveva compiuto un sorpasso azzardato), ha rilanciato l’idea tramite la sua associazione del metro e mezzo “salvavita” a tutela di chi pedala sulle strade. Una questione di cui si parla da tempo, e che recentemente è stata recepita dal parlamentare Mauro Berruto, il quale ha presentato una proposta di legge “semplice e decisiva” di modifica al Codice della Strada – ovvero l’obbligo per gli automobilisti di rispettare un metro e mezzo di distanza laterale quando si sorpassa un ciclista - che esiste ormai in molti paesi d’Europa e del Mondo.
Non poteva pertanto mancare il sostegno alla proposta di legge di due campioni come Bettiol e Sbaragli, come pure l’adesione dell’Amministrazione Comunale di Castelfiorentino, da tempo impegnata sul versante della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale, investendo sulle piste ciclabili (750 mila euro negli ultimi tre anni, per le nuove piste di Viale Roosevelt, Via Duca D’Aosta, Viale Di Vittorio, Via Manetti, Via Bustichini) e sulla segnaletica verticale, avendo fatto installare quattro cartelli nelle arterie principali del capoluogo con l’indicazione che si tratta di “strade con presenza di ciclisti”. Una sensibilità pienamente condivisa dal tessuto associativo di Castelfiorentino, se si considera che numerosi appassionati di ciclismo, molti dei quali in rappresentanza di gruppi e associazioni (La Rotonda, Grip, FIAB Valdelsa ciclabile, Vallerbike, Società Ciclistica Castelfiorentino, Museo Storico Cicli Simoncini, Club Amatori San Gimignano) hanno organizzato una cena di finanziamento per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di quattro nuovi cartelli di segnaletica verticale, da posizionare nel territorio.
“Ringrazio il Comune di Castelfiorentino, anche a nome di Paola Giannotti e Maurizio Fondriest – osserva Marco Cavorso – per aver proseguito questa collaborazione sull’installazione dei cartelli salva-ciclista. Un’iniziativa che ha preso il via ufficialmente nel 2018, cui hanno aderito molti Comuni ma che a Castelfiorentino non si è limitata a un fatto episodico, essendo proseguita nel tempo come iniziativa viva, un’intenzione reale per modificare il modo di comportarsi sulla strada. E’ proprio di questi giorni la proposta di legge del metro e mezzo come distanza minima per il sorpasso dei ciclisti, e noi speriamo che si arrivi alla conclusione quanto prima di questa vicenda, anche per allinearci a tutte le altre nazioni europee e occidentali che l’hanno fatta propria. Nel frattempo, è importante che questa consapevolezza scaturisca da un movimento dal basso, e pertanto rinnovo il mio ringraziamento a Castelfiorentino, che ha posto questa norma come un punto fondamentale per una convivenza migliore tra i mezzi differenti della circolazione stradale”.
“Si tratta – ha osservato il Sindaco, Alessio Falorni – di un tema importante, perché ogni anno si registrano troppi incidenti mortali che potrebbero essere evitati con una condotta di guida attenta e maggiormente prudente, in modo particolare nei confronti degli utenti più deboli e vulnerabili che circolano nelle strade, come i ciclisti. E’ necessario recuperare una cultura del rispetto nei confronti degli altri, che possa avvalersi anche di interventi normativi ad hoc come quello proposto recentemente dall’on. Berruto. Stamani abbiamo invitato Alberto Bettiol e Kristian Sbaragli a darci man forte in questa campagna, sostenuta in modo autorevole da Marco Cavorso, alla quale abbiamo aderito in modo convinto anche perché da diversi anni, ormai, siamo impegnati con investimenti cospicui a promuovere la mobilità “dolce” e sostenibile attraverso un potenziamento della rete di piste ciclabili che sono presenti nel nostro territorio, e che prossimamente saranno ulteriormente ampliate con la realizzazione del secondo lotto del Parco Urbano”.